CHI SIAMO

L’Olio di famiglia

Tra passato e presente…

Ai piedi di un ulivo secolare la prima cosa che vediamo sono le radici ben piantate nel terreno.

Le radici di Boni Mores risalgono ai primi del 900, quando nostro bisnonno Antonio Secci decide di avviare l’azienda per la produzione di olio extravergine sfidando una terra fiera e difficile da domare, punteggiata da uliveti plurisecolari confinanti con le antiche Domus de Janas della necropoli di Montessu.

Da queste radici si sviluppa un tronco, forte e nodoso, piegato dal vento che sferza il Sulcis e dalle fatiche per portare avanti il lavoro del frantoio, ma che cresce robusto, solido, come la determinazione di chi ha iniziato questo cammino.

Dal tronco ecco quindi partire i rami, che come strade dall’origine comune si allungano verso il cielo e verso diverse direzioni. Nostro padre, Gianpaolo, e noi fratelli, Marco e Alberto, prendiamo strade diverse, ma rimaniamo ben saldi alle nostre origini, all’ideale seme piantato dal nostro antenato.

E in effetti, una pianta di ulivo, se vista da vicina sembra composta da parti diverse cresciute in tempi diversi, ma basta fare qualche passo indietro, ed ecco che le singole porzioni diventano un tutt’uno che va dalle radici ai frutti: la storia della nostra famiglia è un unico albero.

Boni Mores nasce come omaggio doppio, alla determinazione di nostro bisnonno, al suo lavoro che portiamo avanti ancora oggi per produrre il nostro olio extravergine biologico, e ai boni mores risalenti al diritto romano, le buone pratiche che ogni giorno mettiamo in atto per realizzare un prodotto di cui le nostre radici sarebbero fiere.

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… tra presente e futuro

Profonde radici nel passato, nella storia di famiglia, ma con lo sguardo è rivolto al futuro. L’Azienda Agricola Montessu, in arte Boni Mores, ha fatto una precisa scelta green, dotando il frantoio di un impianto fotovoltaico di ultima generazione, che provvede ai consumi dei macchinari, e realizzando il primo impianto di fitodepurazione in Sardegna connesso alla produzione dell’olio. Grazie a questo impianto i reflui oleari, da metà gennaio in poi, attraverso un sistema di tubature sotterranee vengono rilasciati in maniera controllata nei campi posti davanti al frantoio, contribuendo in maniera sostenibile alla coltivazione di pioppi e bambù.

Un processo ciclico che, rispettando l’integrità ambientale, azzera gli sprechi e la dispersione di energie.

La produzione è affidata a quattro operai esperti, ormai da anni parte della famiglia Boni Mores, costantemente formati nelle pratiche necessarie per la produzione di un olio extravergine che rispetti i canoni del biologico.